La storia del Gruppo Alpini Edolo

Storia del Battaglione Edolo

Il Battaglione “EDOLO” nasce a Milano nel 1866 ed è inquadrato nel 5° Reggimento Alpini con tre compagnie, 50ª, 51ª e 52ª. Nel 887 partecipa alla prima Campagna d’Eritrea. Nel 1895/96 concorre alla formazione del Battaglione “Alpini d’Africa” e partecipa alla Battaglia di Adua. Il 27 novembre 1911 riceve l’ordine e, il giorno successivo, quello di partenza per la Libia, dove si distinguerà nella difesa della “Ridotta Lombardia” e nei combattimenti al Bu-Msafer. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale l’”EDOLO” è dislocato nell’alta Val Camonica, nelle zone del Tonale, dell’Adamello e di Castellaccio. Al cessare delle ostilità, raggiunge la sede di Malè nel Trentino. Il 1 gennaio 1919 è in Val Venosta. Nel 1920 è trasferito nella zona di Fiume e nel 1921 di nuovo in Alto Adige, a Silandro, passando al 6° Reggimento Alpini, unitamente al “MORBEGNO” e al “VESTONE”. Il 30 settembre 1934 il Battaglione rientra a far parte del 5° Reggimento Alpini. Nel 1935 si trasferisce a Malles Venosta. Con la mobilitazione del 1939 passa in Piemonte, a Borgofranco di Ivrea e viene mobilitato per la guerra in Spagna. Nuovamente mobilitato nel giugno 1940 opera sul Fronte Occidentale. Cessate le operazioni militari con la Francia, nel mese di ottobre l’”EDOLO” si trasferisce nel Trentino e poi a Merano con il resto del Reggimento. Con la dichiarazione di guerra alla Grecia è impegnato nel novembre del 1940 sul fronte Greco-Albanese, mentre nel luglio 1942 prende parte alla Campagna di Russia. Verificatosi il cedimento del fronte, per evitare l’accerchiamento, inizia il ripiegamento, nel corso del quale sostiene duri combattimenti. Al termine del Secondo Conflitto Mondiale, l’”EDOLO” è il primo dei Battaglioni del 5° Reggimento Alpini ad essere ricostituito e a rinascere, a Brunico, il 1 gennaio 1946. Rimane nei ranghi del 6° Reggimento Alpini fino al 15 marzo 1953, data in cui, con la rinascita ufficiale del 5° Reggimento Alpini , il Battaglione “EDOLO” rientra definitivamente nei ranghi del suo vecchio Reggimento a Merano. A seguito della ristruttutrazione dell’Esercito, nel 1975 viene inquadrato nella “Brigata Alpina Orobica”, e trasformato in Battaglione preposto alla formazione delle reclute. Nel 1991, con lo scioglimento dell’”Orobica”, è inquadrato nella “Brigata Alpina Tridentina”. Il 13 settembre 1997 viene elevato al Rango Reggimentale quale 18° R.A.R. “Edolo”.
Posto dal 1 marzo 1998 alle dirette dipendenze del Vice Comandante delle Truppe Alpine viene definitivamente sciolto il 30 settembre 2004.

Comandanti del Battaglione Edolo

Personalità legate al Battaglione Edolo

Gruppo Alpini Edolo (GAE)

Il GAE è stato costituito tra il 1922 e il 1924 per sviluppare e tramandare il capitale storico e patriottico del glorioso Battaglione Edolo (nato nel 1866), in sintonia col suo motto “dür per dürà”. Inserito attivamente nell’ANA-Associazione Nazionale Alpini, ha raccolto progressivamente nella sua sede una preziosa testimonianza di reperti storici, sia militari dalla guerra 1915-18 in poi, che di iniziative, di attestati e documentazione dei molti personaggi che ne hanno marcato l’attività nell’ultimo secolo.  Significativo il Raduno organizzato nel 2007, con il museo storico allestito per l’occasione.

Capigruppo  (elenco parziale)

Masneri Egidio                 (2013 >)

Tevini Augusto                 (2004-2012)

Calvi Pier Giacomo           (1994- 2004)

Tognù Ferruccio               (1984- 1993)

Calvi Gaetano                   (1979- 1983)

Canossi Fausto                 (anni ’60)

Realizzazioni ed eventi significativi

1954   Grande adunata in occasione della giornata dell’Alpino ed inaugurazione dei monumenti all’Alpino ed al Capitano Gennaro Sora.

2007   Grande celebrazione ed esposizione museale in occasione del Raduno in ricordo del Battaglione Edolo.

2010   Inaugurazione della nuova chiesetta costruita dal GAE in località Mola dedicata al Beato Don Carlo Gnocchi ed ai caduti del Battaglione Edolo.  Anniversari annuali e manifestazioni di suffragio sono una tradizione.

2013  Inaugurazione della cappella dedicata alla SS. Madonna della pace prospicente la chiesetta in Mola, ricostruita dal GAE.

2015  Costituzione della “Associazione Adami” per raccogliere-tramandare testimonianze storiche del Battaglione Edolo, creando un centro di diffusione culturale.

2016  Raduno a Edolo dei Battaglioni Edolo, Morbegno e Tirano (la Triade) del leggendario 5° Reggimento Alpini.

2017   Inaugurazione del ristrutturato Rifugio alpino in Mola.

2018  Elevazione dell’Adamello a Vetta Sacra della Patria; organizzazione e celebrazione in Edolo e sulla cima dell’Adamello.

“Nascono umilmente gli Alpini. Come le piante dei loro monti; forse per non turbare la quiete religiosa delle valli. Senza fanfare, senza parate, senza clamori: si radunano taciti per i distretti delle Alpi, forza gioiosa e gioventù. Nascono per amore di montagna e di libertà.

Tali resteranno, inconfondibili, con una superba gelosia di se stessi. Tenaci fino alla caparbietà, generosi fino all’assurdo.

Perché il montanaro deve conquistare e domare la montagna, vincerla nelle sue manifestazioni apocalittiche. Come il marinaio. Per questi si legano, si aiutano e si proteggono d’un amore che è gelosia ombrosa, egoismo e istinto di conservazione.

Questi i nuovi soldati dalla penna di corvo ritta contro il cielo, che ridono, cantano e imprecano alla nuova naja. Che è un po’ di casa. Ha odore di baite e di malghe, ha suono di paesi conosciuti,  ha motti, arguzie e cadenze di famiglia, con una disciplina tutta sua, strafottente e sboccata: che è l’antiregolamento.

Ma portateli al fuoco, ma scatenali in un attacco, ma lanciateli sulle crode sotto la mitraglia, e vedrete le più belle creature balzare avanti, vedrete fratelli seguire fratelli, tutti per uno.

Sono gli stessi che, tornati a baita, se tornano, salutano pare e mare, danno un’occhiata alla stalla e al fienile e riprendono sereni la via della montagna.”

        Prefazione del Gen. Maurizio Lazzaro De Castiglioni al libro “Battaglione Edolo”, edito dal Gruppo Alpini Edolo, 3.9.2004